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BEGINNIN OF MODERN JAZZ IN MILANO
JAZZ IN ITALY IN THE
40's
and 50's
l jazz italiano o, meglio, il jazz inciso in Italia dal 1912 al 1950, è praticamente sconosciuto. Eppure in quegli anni è stato realizzato, nel nostro paese, un notevole numero di incisioni con musicisti italiani e stranieri.
Quei 78 giri sono ormai divenuti rarità per collezionisti e le matrici originali andate per lo più distrutte sia per gli effetti devastanti della Seconda Guerra Mondiale (non si deve dimenticare che la quasi totalità delle case discografiche si trovavano nel nord Italia, Milano e Torino soprattutto, città duramente colpite dai bombardamenti), sia per l'insipienza di direttori artistici e dirigenti di case discografiche che, successivamente, mandarono al macero un alto numero se non la totalità delle incisioni del periodo 1920-45. Per questo oggi è estremamente difficile avere un panorama esaustivo di ciò che il jazz italiano era in quel periodo. Periodo durante il quale, in Francia, in Gran Bretagna, in Germania, in Olanda, ma anche in altri paesi europei, si rivelavano musicisti di jazz di ottimo livello e di grande ingegno.
Anche in Italia c'erano ottimi musicisti, ma chi se lo ricorda? Quali le testimonianze discografiche? Quei musicisti sarebbero oggi completamente dimenticati se, con un paziente e lungo lavoro di ricerca durato più di trent’anni, non si fosse riusciti a farli rivivere sia attraverso il racconto della loro avventura musicale (“Il Jazz in Italia. Dalle origini alle grandi orchestre" e " Il Jazz in Italia dall'èra dello Swing agli anni Sessanta " di Adriano Mazzoletti – EdT, Torino) sia attraverso il ritrovamento delle loro incisioni.
Con JAZZ IN ITALY, Riviera Jazz Records si dedica alla ripubblicazione dell'Opera Omnia del jazz italiano di quel periodo, realizzando una serie di CD di interesse storico e musicale.
l jazz italiano o, meglio, il jazz inciso in Italia dal 1912 al 1950, è praticamente sconosciuto. Eppure in quegli anni è stato realizzato, nel nostro paese, un notevole numero di incisioni con musicisti italiani e stranieri.
Quei 78 giri sono ormai divenuti rarità per collezionisti e le matrici originali andate per lo più distrutte sia per gli effetti devastanti della Seconda Guerra Mondiale (non si deve dimenticare che la quasi totalità delle case discografiche si trovavano nel nord Italia, Milano e Torino soprattutto, città duramente colpite dai bombardamenti), sia per l'insipienza di direttori artistici e dirigenti di case discografiche che, successivamente, mandarono al macero un alto numero se non la totalità delle incisioni del periodo 1920-45. Per questo oggi è estremamente difficile avere un panorama esaustivo di ciò che il jazz italiano era in quel periodo. Periodo durante il quale, in Francia, in Gran Bretagna, in Germania, in Olanda, ma anche in altri paesi europei, si rivelavano musicisti di jazz di ottimo livello e di grande ingegno.
Anche in Italia c'erano ottimi musicisti, ma chi se lo ricorda? Quali le testimonianze discografiche? Quei musicisti sarebbero oggi completamente dimenticati se, con un paziente e lungo lavoro di ricerca durato più di trent’anni, non si fosse riusciti a farli rivivere sia attraverso il racconto della loro avventura musicale (“Il Jazz in Italia. Dalle origini alle grandi orchestre" e " Il Jazz in Italia dall'èra dello Swing agli anni Sessanta " di Adriano Mazzoletti – EdT, Torino) sia attraverso il ritrovamento delle loro incisioni.
Con JAZZ IN ITALY, Riviera Jazz Records si dedica alla ripubblicazione dell'Opera Omnia del jazz italiano di quel periodo, realizzando una serie di CD di interesse storico e musicale.
Se si deve indicare una
data certa per la “nascita” discografica del jazz
moderno in Italia questa è sicuramente il 1949,
quando la Durium incise alcuni gruppi sotto il
patrocinio degli Amici del Jazz Hot Club Milano.
Oggi queste incisioni
dopo essere state dimenticate, vengono per la prima
volta finalmente pubblicate nel 21mo CD della
Riviera Jazz Records. Sono incisioni di alcuni fra i
migliori musicisti attivi fra la fine degli anni 40
e gli anni 50 nella zona di Milano, i cui nomi è
doveroso ricordare. Sono quelli di Glauco Masetti,
Rodolfo Bonetto, Giulio Libano, Gianfranco Intra
fratello maggiore di Enrico, Piero Umiliani, Franco
Pisano, il sassofonista ticinese Flavio Ambrosetti e
il team Oscar Valdambrini e Gianni Basso, qui nei
loro primi dischi. Con questo CD si colma una lacuna
nella storia del jazz italiano che Riviera Jazz
Records sta raccontando attraverso le incisioni di
quei musicisti che hanno reso popolare il jazz nel
nostro Paese e che vengono ampiamente descritte nel
libro di Adriano Mazzoletti “IL JAZZ IN ITALIA.
DALLO SWING AGLI ANNI
SESSANTA” .
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